Fare compostaggio domestico è una pratica antica, che permette di trasformare il rifiuto organico (umido e vegetale) in compost, un fertile terriccio ricco di sostanze minerali utilizzato come concime in agricoltura. Questa pratica virtuosa contribuisce da un lato a ridurre il rifiuto umido e vegetale da raccogliere e trattare e, dall’altro, comporta benefici sul piano economico perché consente alle utenze domestiche che lo praticano di avere uno sconto sulla tariffa.
Che cos’è il compostaggio domestico
Le sostanze organiche di scarto (foglie, rami, spoglie di animali, ecc.), nei cicli naturali vengono decomposte dai microrganismi che le trasformano in humus. Il compostaggio, attraverso strumenti adeguati come composter, concimaie, cumuli, ecc. , ricrea le condizioni per tale processo, accelerandolo, e consente di ridurre notevolmente la quantità di rifiuti da smaltire, con un risparmio economico ed ambientale. Queste sostanze organiche rappresentano circa 1/3 dei rifiuti urbani e recuperarle significa:
Cosa compostare
Si possono compostare i rifiuti organici come resti di cibo e scarti di alimenti, piante e fiori recisi, fazzoletti e tovaglioli di carta sporchi, ceneri spente di caminetti, tappi di sughero, ramaglie, foglie, residui vegetali dell’orto e simili, mentre non si possono compostare tutti i rifiuti di origine sintetica o contaminati da sostanze tossiche.
Come attivare il compostaggio domestico
E' sufficiente compilare l’apposito modulo, disponibile presso l'Ecosportello o scaricabile online da questa pagina. Se l’utenza domestica ha in dotazione il kit per la raccolta dell’umido (contenitore marrone per l’esposizione e sottolavello), al momento dell'attivazione del compostaggio lo deve restituire.
Per maggiori informazioni rivolgiti all’EcoSportello oppure puoi contattare i riferimenti indicati alla pagina CONTATTI.
Modulistica
- Richiesta adesione/rinuncia compostaggio domestico